Milano diventerà città a 30 km/h dal 2024? Sembra proprio di si
Ve la immaginate Milano a 30 km/h? Sembra impossibile, ma probabilmente sarà realtà entro il 2024. Pare infatti che il Consiglio Comunale nel corso della seduta del 9 gennaio, abbia prodotto un ordine del giorno che letteralmente invita il Sindaco Beppe Sala a “proclamare Milano Città 30, istituendo il limite di velocità in ambito urbano a 30 km/h a partire dal 1° gennaio 2024“.
Per ora non c’è niente di sicuro, ma dato che il documento approvato arriva dalla maggioranza è molto probabile che sarà implementato dal Comune di Milano. L’iniziativa tende a promuovere prima di tutto la sicurezza. Nel documento si legge infatti che il limite di velocità a 30 km/h in ambito urbano riduce il numero e la gravità degli incidenti stradali:
“L’impatto tra un’automobile che viaggia a 50 km/h e un pedone o un ciclista è quasi sempre fatale per l’utente leggero della strada, e che al contrario l’impatto a 30 km/h non è quasi mai letale e offre ampie rassicurazioni sulla minore gravità delle conseguenze“
Inoltre vengono citati anche dati di ACI e ISTAT che affermano che “oltre il 70% degli incidenti in Italia avviene in ambito urbano, che tra le prime tre cause in assoluto c’è l’eccesso di velocità, che provoca direttamente o in ogni caso aggrava gli effetti di scontri e investimenti, e che questi incidenti in ambito urbano provocano il 43,9% dei morti e il 69,7% dei feriti“.
A questo punto bisognerà attendere le decisioni della Giunta Comunale per capire quale sarà l’iter per rendere Milano una città a 30 km/h. Nonostante le polemiche sul fatto che una città come Milano a 30 all’ora risulterebbe più trafficata, secondo il contenuto del documento il limte a 30 Km/h non andrebbe a impattare sullo scorrimento. Va detto che Milano ha già alcune zone che rientrano in questo limite, ma dal primo gennaio 2024 il limite sarà esteso praticamente ovunque, con alcune eccezioni, tipo la arterie a grande scorrimento, dove il limite rimarrà a 50 km/h.
A questo punto non resta che attendere le scelte della Giunta Comunale. Se tutto andrà come deve, Milano seguirò la strada già intrapresa da altre città italiane, come Bologna e Torino.